Don Carlo Cavallin è nato a Padova il 4 maggio del 1965 e porta dentro fin da piccolo una grande passione per la musica. Di musica ne respira parecchia e presto si accosta al pianoforte e alla chitarra. Negli anni in cui matura la sua vocazione - don Carlo è prete dal 1990 e attualmente è parroco a Padova nella parrocchia della Madonna Incoronata - cresce anche la voglia concreta di scrivere canzoni, il desiderio di raccontarsi nell'arte della musica perché altri si sentano raccontati. La musica è per lui la forma artistica più elevata, utile non solo a esprimerne rabbia, amore e sentimenti ma a migliorare l’uomo: è come una grande medicina.
Nel 1996 pubblica il suo primo album "Angeli stonati": il titolo è preso da una canzone raccolta nell'album che parla dei bambini di strada. L'album interamente scritto da don Carlo, arrangiato e realizzato dal fratello Franco, ripercorre situazioni ed esperienze importanti della sua vita. Ci sono canzoni che parlano della sua scelta di vita (Ascolta questo canto; Perché sei), della difficoltà di credere (Lontani da Te; Finalmente vivi), dell'amore che fa camminare insieme un uomo e una donna (Tenendoci per mano), dei tanti volti di giovani meravigliosi incontrati in questi anni (Tanti volti un solo cielo; E' la speranza). Dopo l'uscita del primo album cominciano per don Carlo alcuni concerti.
Nel 1998 arriva il secondo album: "A piedi nudi". L'idea è legata all'esperienza di Mosè che incontra Dio nel roveto e gli chiede ti togliersi i sandali. Don Carlo esprime il desiderio di tornare a una fede più vera e più essenziale alla vigilia ormai del Giubileo del 2000. Le dieci canzoni raccolte fotografano alcune esperienze forti… la scelta (Danzando a piedi nudi; Ti ho cercato; Cantate), l'esperienza della GMG a Parigi (Si, sarà così!), il valore della musica (In principio fu la musica).
"Amarti”, pubblicato nel 2005, è invece quasi il bilancio di un quarantenne, che mettendosi di fronte alla propria vita e alla storia di molti come “sentinella del mattino”, arriva a cogliere la disarmante certezza che “amare è tutta la vita”… “Ancora canzoni per raccontare e raccontarsi, nate in viaggio tra Assisi e Pieve di Romena, dalle vette del Sinai alle rive del lago di Tiberiade, sotto gli ulivi di san Damiano e nel Getsemani, nei silenzi di una clausura o in una piccola chiesa la notte dell’ultimo dell’anno e poi sguardi, parole, lacrime e vento,solitudine e rifiuto, tenerezza e perdono, viaggi e percorsi dentro le pagine sconvolgenti della Parola o negli incontri di chi crede e lotta, prega e canta, ama e perde..per non sprecare tutto questo bene ho raccolto dal cielo frasi e note, perché il cantare fosse ancora occasione per AMARTI!”
(don Carlo Cavallin).